Anisocoria |
Con il termine anisocoria si intende la presenza di una differenza nel diametro pupillare tra i due occhi; quando questa differenza è inferiore a 1 mm spesso di tratta di una situazione fisiologica, che si riscontra in circa il 20% della popolazione. Il diametro pupillare è sottoposto a continue variazioni in funzione dei cambiamenti di luminosità ambientali, della distanza di fissazione e di stimoli psicosensoriali (paura, dolore); esso è determinato dall'attività di due muscoli che hanno funzione antagonista, il muscolo sfintere e il muscolo dilatatore della pupilla controllati, rispettivamente, da fibre nervose del sistema parasimpatico e del sistema simpatico. Un danno a carico del sistema parasimpatico provoca una dilatazione pupillare (midriasi), mentre un danno a carico del sistema simpatico determina una costrizione pupillare (miosi). MidriasiLe fibre pupillari del sistema parasimpatico raggiungono il muscolo sfintere dell'iride insieme al III nervo cranico, nervo oculomotore che controlla anche l'attività di alcuni muscoli oculari estrinseci e il muscolo elevatore della palpebra. La paralisi del III nervo cranico provoca quindi diplopia binoculare, ptosi palpebrale e dilatazione pupillare. In presenza di questi segni clinici è necessario escludere con urgenza la presenza di un aneurisma tra l'arteria carotide interna e la comunicante posteriore mediante indagini neuroradiologiche. Esiste una condizione, pupilla tonica di Adie, ad eziologia sconosciuta nella quale si osserva una pupilla irregolare e dilatata, che mostra assenza della reattività alla luce, e debole costrizione nel riflesso per vicino. Tipicamente si manifesta in giovani donne e può associarsi a iporeflessia osteotendinea (sindrome di Adie); si tratta di una condizione benigna e cronica, che nel tempo può determinare una riduzione del diametro della pupilla coinvolta e il coinvolgimento controlaterale. La diagnosi è clinica e può essere confermata dal test alla pilocarpina diluita, che provoca una costrizione maggiore nella pupilla affetta. E' possibile osservare una midriasi anche come conseguenza di traumi del bulbo oculare, che abbiano danneggiato il muscolo sfintere dell'iride. L'instillazione monolaterale, accidentale di sostanze parasimpaticolitiche ad azione midriatica può determinare anisocoria. MiosiLe fibre del sistema simpatico innervano il muscolo dilatatore dell'iride e il muscolo palpebrale di Müller. Pertanto una compromissione del sistema simpatico provoca una condizione caratterizzata da miosi e ptosi palpebrale, nota come sindrome di Horner. La pupilla affetta mostra un deficit completo o un ritardo della dilatazione al buio, mentre i riflessi fotomotore e per vicino sono conservati. Questa condizione è causata da eventi patogeni che possono localizzarsi lungo tutto il decorso del sistema simpatico oculare; pertanto le indagini strumentali devono essere mirate ad escludere la presenza di patologie a carico del sistema nervoso centrale (insufficienza dell'arteria basilare, neoplasie, lesioni cervicali discali), lesioni tumorali dell'apice tumorale, del mediastino o della ghiandola tiroidea, dissecazione della carotide interna. Esiste anche una forma infantile di S. di Horner, nella quale accanto ai segni clinici sopracitati, si associa alterazione della colorazione iridea (eterocromia) data dall'alterato controllo del fisiologico processo di pigmentazione dello stroma irideo da parte del sistema simpatico danneggiato nel corso di trauma del plesso brachiale perinatale. La presenza di miosi pupillare può essere la conseguenza di patologie del bulbo oculari quali attacco acuto di glaucoma, esito di uveiti anteriori (infiammazioni a carico della tonaca vascolare dell'occhio) per la presenza di sinechie iridolenticolari, aderenze tra l'iride e la capsula anteriore del cristallino. |